Penso che nei momenti difficili l essere umano si aggrappi a qualsiasi cosa, come ad una piccola zattera, ad un minuscolo salvagente, ad un tronco che galleggia o a quello che si trova in giro, quando intorno infuria la tempesta.
Ma anche in situazioni meno gravi, di disagio ordinario, diciamo, ci sono piccole vie di fuga. Esistono e sono degli scampoli di salvezza, francobolli di serenità personale, angoli di riservatezza ed intimità di cui nessuno ci può privare, finché siamo vivi e pensanti.
Un pensiero, un piccolo spazio nella mente che rende per un momento liberi e che dà una boccata di ossigeno quando si è assediati dalla vita, dagli impegni, dall’ansia.
O semplicemente si è giù di morale. Allora questa breve vacanza della mente può fare la differenza. Bastano pochi istanti. A me capita e in quei micro-attimi penso a ciò che mi fa star bene, non ha molta importanza cosa sia. Un’idea, una fantasia, un bel ricordo, una frase. Nessuno-nella galassia- può privarmi di questo piccolo e grande lusso di cui vado fiero. Almeno finché non mi doteranno di un impianto neurale che controllerà i miei pensieri.
Ma è plausibile che, nel mio caso, il geniale Elon o chi per lui non facciano in tempo.
Per mia fortuna, aggiungo. E finché sarò vivo e lucido avrò ancora le mie insostituibili e personali oasi di micro-evasione.
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